Andamenti contrastanti dai dati di produzione nazionale

In attesa della pubblicazione dei dati aggregati per la zona euro, le prime statistiche nazionali per la produzione industriale aggiornata alla fine del mese di febbraio hanno segnalato degli andamenti evidentemente contrastanti a seconda delle economie di riferimento. In particolar modo, in Germania la produzione ha sorpreso verso l’alto, riuscendo ad aggiudicarsi una crescita del 2,2 per cento mese su mese, e riuscendo così a confermare il ritmo che aveva già manifestato nel corso del precedente mese di gennaio.

In termini di contributi settoriali, al marcato rallentamento del manifatturiero (da 2,7 per cento mese su mese a 0,8 per cento mese su mese) corrisponde una ripresa dell’export che alimenta le aspettative di un’accelerazione in marzo, contribuendo probabilmente a un PIL in orbita di sviluppo di mezzo punto nel primo trimestre dell’anno.

Sono stati invece di segno evidentemente opposto i dati francesi, che evidenziano un crollo di -1,6 per cento mese su mese per la produzione dal -0,2 per cento mensile di gennaio: la flessione sembra essere determinata soprattutto spiegato dalla correzione del manifatturiero e in particolare dal calo della produzione energetica. Questa frenata potrebbe tradursi in un contributo negativo della produzione al PIL del primo trimestre, per almeno 1 o 2 decimi di punto.

Sempre in merito ai dati nazionali, continua a crescere in misura inferiore alle attese con un netto recupero in febbraio l’indice italiano, che segna un incremento di 1,9 per cento mese su mese. Nel complesso, rimane comunque negativo il bilancio sul primo trimestre, che dovrebbe vedere un contributo negativo al PIL.

Vedremo comunque se con i prossimi dati di aggiornamento la tendenza subirà o meno un cambiamento. È possibile che, nel corso del secondo trimestre, gli elementi macro di cui sopra possano infatti accelerare in quei mercati in cui hanno sperimentato una decelerazione.

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