Buone prospettive per gli investimenti nel settore auto

mercedes-406290_960_720Nonostante il referendum per la Brexit dello scorso 23 giugno – che potrebbe aver influenzato il livello delle immatricolazioni di auto in Gran Bretagna, contribuendo così al rallentamento del mercato europeo – il vecchio Continente ha visto le immatricolazioni crescere comunque del 6,5% a giugno, con 1,5 milioni di nuovi veicoli consegnati nei Paesi UE ed EFTA (Islanda, Norvegia e Svizzera).

Ne deriva che il primo semestre dell’anno si chiude con 8,1 milioni d’immatricolazioni, in progresso del 9,1% a/a. Secondo il Centro Studi Promotor, il 2016 potrebbe chiudersi con un livello superiore ai 15 milioni di consegne, ormai vicino ai livelli precedenti alla crisi, dimostrando dunque i buoni auspici nei confronti del settore. I livelli potrebbero inoltre essere raggiunti, afferma lo studio, anche nel 2017.

Ad ogni modo, attenzione a non buttarsi ciecamente negli investimenti nel settore, visto e considerato che appare evidente una certa stanchezza nel comparto: dopo 34 incrementi mensili consecutivi del mercato europeo, gli unici due mercati che tra i primi 5 continuano a conservare un incremento a due cifre sono stati quello italiano (+11,9%) e quello spagnolo (+11,2%), mentre la Germania è cresciuta dell’8,3% e la Francia dello 0,8%; la Gran Bretagna invece è calata, forse per le motivazioni già espresse.

Nel nostro Paese, infine, si noti come la ripresa economica su livelli piuttosto modesti non sembra coinvolgere il mondo dell’auto, trainato da offerte delle case costruttrici e dei concessionari, nonché dalla necessità di sostituire un parco auto sempre più vecchio. Il totale delle consegne del semestre in Italia ha raggiunto 1,04 milioni di veicoli, in crescita del 19,15% a/a, e le immatricolazioni di auto in Italia a luglio sono aumentate del 2,86%, a 136.275 veicoli.

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