Europa, migliora la fiducia economica

mercati-finanziariSecondo quanto affermano le ultime elaborazioni statistiche, e contrariamente al consenso che si attendeva un miglioramento, l’indice di fiducia economica della Commissione è rimasto pressoché stabile a novembre a 106,5 da 106,4 (dato rivisto al rialzo di un decimo). L’indice, che era ad agosto sul livello di 103,5 è ora ai massimi dal 2011. La fiducia nel manifatturiero ha visto una correzione a -1,1 da -0,6. Nei servizi, l’indice è rimasto stabile a 12,1 (con il dato di ottobre rivisto al rialzo di un decimo). La fiducia nelle costruzioni è migliorata e così anche nel commercio al dettaglio.

Per quanto attiene il mercato del lavoro, le prospettive occupazionali rimangono positive dato che le aziende ritengono di aumentare le assunzioni nei prossimi mesi in tutti i settori: gli indici occupazionali sono saliti a 2,3 da 1,9 nel manifatturiero, a 11,1 da 9,9 nei servizi, a -4,9 da -5,1 nelle costruzioni. L’indagine di novembre mostra che le pressioni sui prezzi rimangono deboli. Le aziende mantengono inalterate le previsioni sui prezzi, su un livello inferiore alla media di lungo termine.

L’indagine biannuale sugli investimenti mostra una consistente revisione al ribasso nei piani d’investimento delle aziende per quest’anno e solo una parziale risalita per l’anno prossimo: le revisioni sono particolarmente rilevanti in Italia e Spagna; anche in Germania tuttavia i nuovi investimenti sono visti in aumento solo dell’1% nel 2016 e del 3% nel 2017. In Francia le aziende prevedono investimenti fermi per l’anno prossimo.

Infine, l’indice sintetico di fiducia economica conferma lo scenario emerso dalle varie indagini nazionali. La ripresa nell’eurozona sta accelerando e anche l’industria sta contribuendo ora alla formazione del PIL più di quanto finora visto, mentre nei servizi e nel commercio le condizioni rimangono di supporto.

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