Italia, nuovi dati sul fabbisogno statale nazionale

denaro manichinoIn un periodo di interessanti aggiornamenti macro economici europei, c’è spazio anche per una lettura di quanto sta accadendo in Italia, con la pubblicazione dei nuovi dati relativi al fabbisogno statale del Paese. Stando a quanto emerso, nel corso del mese di dicembre si è registrato un avanzo del settore statale di 8,9 miliardi di euro, in miglioramento di 5,3 miliardi di euro rispetto allo stesso mese del 2015.

Al risultato positivo – si legge tra le righe del dossier pubblicato – ha contribuito sia il confronto con l’operazione di buy-back dei titoli di debito di alcune regioni condotta a dicembre 2015, sia lo slittamento di alcuni pagamenti di fine anno per motivi di calendario. Nell’intero 2016, il fabbisogno del settore statale si è attestato a 47,7 miliardi di euro, con un miglioramento di 11,2 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Il risultato è in linea con l’obiettivo che era stato indicato nella Nota di Aggiornamento al DEF.

Per quanto concerne le sue principali determinanti, si tenga conto che il miglioramento è dovuto a un confronto favorevole con il 2015, nel quale furono condotte operazioni di carattere straordinario tra cui il citato riacquisto dei titoli di debito delle regioni e le anticipazioni di liquidità finalizzate al pagamento dei debiti pregressi della PA. Ma non solo: tra le determinanti che hanno impattato positivamente sull’evoluzione del dato ricordiamo anche la flessione delle spese (che, come intuibile, è un dato che è stato però condizionato anche da effetti di calendario), in presenza di una sostanziale stabilità degli incassi fiscali.

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