Capire come funzionano i CFD in termini finanziari e come rispondono alle dinamiche di mercato è essenziale ma… non sufficiente per poter valutare in che modo i CFD possono apportare benefici o meno in relazione alla durata dell’operazione, che spesso è un elemento troppo sottovalutato, tanto da richiedere esperienza e inevitabili tentativi ed errori per poterne gestire gli aspetti di principale importanza. D’altronde, appare chiaro che più a lungo si mantiene una posizione più complicato diventa cercare di comprendere quanto possa essere conveniente l’operazione.
Soffermiamoci, in particolare, sui vantaggi del trading di CFD a breve termine, tanto da rendere i CFD uno strumento particolarmente utilizzato per un trading più dinamico. Sia che si vada a lungo termine o a breve termine, i vantaggi della leva finanziaria rimangono gli stessi, e il potenziale di guadagno è probabilmente maggiore quanto più a lungo si cavalca uno swing redditizio.
Tuttavia, la vera distinzione sta nell’aumento dei costi di finanziamento di una posizione CFD nel tempo. In sostanza, una posizione in CFD che viene vista come un rendimento a breve termine è una prospettiva molto più semplicistica di una posizione CFD che deve essere mantenuta per un più ampio periodo di settimane.
Con le posizioni CFD a breve termine, di fatti, è sufficiente che il mercato si muova marginalmente a proprio favore per ottenere un rendimento e, dunque, un profitto. Senza mai suggerire che il trading con i CFD sia facile (anzi!) una cosa è fare trading a breve termine, mentre un’altra cosa è fare trading a lungo termine, per cui sarà molto più difficile cercare di calcolarne i rendimenti comparabili.
Dunque, quando si negoziano CFD nel corso di un giorno o due, il calcolo dei profitti deve essere incentrato solo nella considerazione dei costi di transazione. I calcoli diventano però molto più difficili nel caso in cui si acquisti un CFD per detenerlo nel lungo termine!
