Yen, la BoJ rinvia le decisioni a settembre

forexLa riunione della Bank of Japan, sul finire della scorsa settimana, si è conclusa con un aumento di stimolo monetario minore di quanto atteso dal mercato. L’istituto banchiere centrale giapponese ha infatti ampliato gli acquisti di ETF e, contemporaneamente, ha aumentato le misure per facilitare il finanziamento in valuta estera. Tuttavia, l’istituto di Tokyo ha comunque scelto di lasciare invariato il tasso di policy a -0,1 per cento.

Complessivamente, sulla base di tali decisioni, lo yen è riuscito ad apprezzarsi nell’ultima sessione della scorsa settimana, passando da 105 a 102 USD/JPY. È dunque possibile rivederne al rialzo i livelli attesi al di là del breve, puntando ai 115 USD/JPY entro 12 mesi. Il calo ella valuta giapponese dovrebbe pertanto essere limitato a poco sopra 110 USD/JPY anziché estendersi fino a poco sopra 115 USD/JPY.

Per quanto concerne i prossimi mesi, è dunque possibile che lo yen possa gradualmente deprezzarsi. La Bank of Japan ha d’altronde lasciato le porte aperte a un ulteriore stimolo alla prossima riunione del 21 settembre, rivedendo moderatamente al ribasso lo scenario di crescita e inflazione, ma soprattutto ha annunciato di voler condurre una valutazione generale degli effetti della “politica di stimolo quantitativo e qualitativo con tassi negativi”. Kuroda – ha ricordato un dossier curato da Intesa – ha chiesto infatti allo staff di preparare materiale per discussioni e decisioni alla prossima riunione. I rischi per lo scenario sul cambio restano comunque verso l’alto, ovvero per uno yen che scenda meno delle attese.

Posizione di attesa è stata assunta anche dalle altre banche centrali, che hanno dato appuntamento al mese di settembre per assumere posizioni più concrete.

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