Dollaro in ripresa in attesa dei dati sull’occupazione

soldi-bancaMentre il mondo (finanziario) attende i dati relativi all’occupazione negli Stati Uniti, il dollaro statunitense inizia a risollevare quota dal ritracciamento ribassista degli ultimi giorni, con i rendimenti sulla curva USA (di breve e lunga durata) che seguono un incremento lieve. I dati sul mercato del lavoro in pubblicazione per oggi sono attesi particolarmente positivi, e nell’ipotesi di sorprese favorevoli (che non sono certamente da escludersi), il biglietto verde potrebbe beneficiarne in maniera considerevole, riportandosi verso i massimi incontrati nella giornata di martedì. L’ottimismo in materia è molto forte. Coloro i quali hanno la memoria più lunga potranno ben ricordare che il report sull’occupazione è stato recentemente molto importante, per la Federal Reserve e per i mercati, per poter orientare le quotazioni della valuta verde, condizionare l’andamento dei listini e – soprattutto – orientare le scelte di politica monetaria. Lecito quindi attendersi un’ulteriore progressione decisionale da parte del policy maker, nell’ipotesi in cui i risultati dell’employment report dovessero essere positivi. Ricordiamo inoltre che da lunedì 6 ottobre la Federal Reserve inizierà ad aggiornare su base mensile l’LMCI, l’indice costruito aggregando diversi indicatori del mercato del lavoro. L’annuncio formulato dalla Fed potrebbe ridimensionare la portata del report sull’occupazione se dovessero emergere dei segnali contrastanti rispetto a quelli forniti dall’LMCI. Riteniamo tuttavia che ciò accada solamente nell’ipotesi in cui la Federal Reserve dovesse utilizzare tale indice a titolo di guidance sui tassi. Sull’argomento non possiamo tuttavia essere più precisi, considerando che fino alla riunione del prossimo FOMC del 29 ottobre (o magari quella pre-natalizia, del 17 dicembre) non è dato sapere granchè. Per quanto concerne le nostre previsioni, stimiamo comunque un continuo deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro, con il cambio EUR/USD che dagli attuali livelli di 1,2615 possa scendere verso 1,24 entro la fine dell’anno. Dal 2015 in poi vi potrebbero essere più incertezze sul prolungamento del declino dell’euro contro dollaro. Secondo Goldman Sachs il declino dell’euro dovrebbe essere quasi continuo, fino ad arrivare a una ipotetica parità. A nostro giudizio, almeno per il momento, si tratta di previsioni un po’ troppo funeree, sulle quali preferiamo rinviare ogni commento.

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