Finmeccanica diventa Leonardo: cosa cambierà?

oFinmeccanica ha presentato dei conti 2015 particolarmente positivi, in grado di risollevare l’interesse degli analisti per il gruppo italiano, partecipato al 40% dal Tesoro. Un interesse che sembra essere giustificato non solamente sul fronte delle azioni, bensì anche su quello dei bond, con Banca Imi che sottolinea come “il bilancio 2015 ha mostrato un netto miglioramento dei risultati operativi, soprattutto grazie al taglio dei costi e alle azioni di ristrutturazione, il gruppo ha anche visto il debito scendere, principalmente grazie alla vendita della divisione trasporti”.

Il risultato netto è stato pari a 527 milioni di euro, rispetto ai 20 milioni di euro del 2014. Il flusso di cassa free operativo è stato pari a 307 milioni di euro, contro i 65 milioni di euro dello scorso anno. L’indebitamento del gruppo è di 3,278 miliardi di euro, in flessione del 17% rispetto alla fine del 2014, grazie alle vendite del settore trasporti, che hanno permesso di generare un incasso complessivo netto di 790 milioni di euro (760 milioni di euro per la cessione delle sole azioni Ansaldo Sts).

La pubblicazione dei risultati 2015 è stata anche l’occasione per anticipare che, dopo 60 anni di vita, Finmeccanica dal 2017 cambierà la propria denominazione divenendo “Leonardo”. Una denominazione che fino al 31 dicembre 2016 coesisterà con quella storica e tradizionale, consentendo pertanto ai partner, fornitori e clienti, di prendere la giusta dimestichezza con il nuovo nome.

Anche alla luce della pubblicazione dei conti 2015, positive sono le view dei principali analisti. Banca Imi sottolinea ad esempio che nel 2017 Finmeccanica / Leonardo “ridurrà ulteriormente il debito proprio grazie all’aumento della profittabilità e a una migliore gestione del capitale circolante”. Visione positiva anche per Mediobanca e Barclays, che ribadiscono le buone prospettive aziendali.

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