Forex news, dollaro confortato da decisioni europee

trading opzioniVenerdì scorso il report sull’occupazione diramato sul territorio statunitense non ha prodotto dati omogenei. Sebbene infatti l’incremento degli occupati sia stato molto inferiore alle attese, il tasso di disoccupazione ha continuato a calare (verso la soglia del 6,1%) e i salari hanno accelerato, pur modestamente.

Complessivamente, pertanto, i dati possono essere considerati positivi e compatibili con le attese di incremento dei Fed Funds, intorno alla metà del 2015. Difficilmente, almeno allo stato attuale delle cose, riteniamo che la Federal Reserve possa optare per un rialzo dei tassi di interesse di riferimento già nel 2014 o, semmai, nel primo trimestre del 2015.

In sintesi, notiamo altresì come gli effetti negativi sul dollaro derivante dal taglio dei tassi siano stati sostanzialmente modesti, e che l’impatto del taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea abbia prodotto risultati ben maggiore, favorendo così la valuta verde in misura ben superiore a quanto la stessa non sia stata danneggiata dai dati sull’occupazione.

Per quanto concerne la prossima settimana, non rileviamo grandissimi spunti per l’economia americana, attesa in chiusura di venerdì dalla pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio e della fiducia delle famiglie americane. Dati che sono attesi come positivi, e che non dovrebbero produrre particolari sorprese negli analisti. Il biglietto verde, alla fine di questa settimana, dovrebbe quindi poter consolidare le proprie posizioni, e mettere a segno dei rialzi ulteriori nei confronti dell’euro, che dal canto suo è atteso da un andamento tecnico che potrebbe favorire la rotazione intorno a quota 1,30 EUR / USD.

Sul fronte macroeconomico, rileviamo particolare attenzione ai principali spunti di rilievo della prossima settimana, concentrati nella giornata di mercoledì, quando verranno diramati i dati della produzione industriale di Francia e Spagna, e di venerdì, quando invece toccherà all’Italia, e all’area euro in aggregato.

Per quanto infine riguarda gli ultimi dati, la sterlina ha continuato a percorrere una strada di deprezzamento. Il trend potrebbe continuare anche nel corso dei prossimi giorni. Attenzione infine agli effetti derivanti dal referendum scozzese per l’indipendenza, che si terrà il prossimo 18 settembre. Attualmente il fronte dei favorevoli è in vantaggio, e una vittoria dei sì potrebbe condizionare le decisioni della Bank of England inducendola a rinviare il timing del rialzo dei tassi.

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