La Boj taglia i tassi: ecco perché

Con una decisione a sorpresa la BoJ ha scelto di procedere con un taglio dei tassi sulle riserve in eccesso da +10pb a -10pb, e l’indicazione che ulteriori riduzioni saranno attuate se giudicato necessario. La nuova struttura della strategia di politica monetaria adottata dall’istituto monetario, cerca di consentire un più agevole raggiungimento dell’obiettivo di inflazione, anche se l’introduzione di tassi negativi non implica necessariamente un limite per lo stimolo quantitativo, che potrà essere ulteriormente ampliato se richiesto.

La decisione di portare i tassi in area negativa non è comunque stata omogenea, essendo stati registrati 4 dissensi su 9 partecipanti. Il comunicato sembra comunque molto chiaro, affermando come la politica attuale verrà mantenuta fino a quando non sarà raggiunto l’obiettivo di inflazione al 2%, e ricordando che la nuova decisione espansiva è giustificata dalla BoJ citando la recente volatilità sui mercati globali, unita al calo del prezzo del petrolio e alla debolezza dei paesi esportatori di materie prime, che mettono a rischio la ripresa della crescita giapponese.

Consapevole della difficoltà di conseguire i target, la stessa BoJ ha poi spostato in avanti (alla prima metà del 2017) la data del raggiungimento dell’obiettivo di inflazione per via del recente nuovo calo dei prezzi energetici, mentre lo scenario di crescita è poco variato.

Per quanto infine concerne gli aspetti più tecnici, è emerso che il taglio dei tassi sarà attuato attraverso una modulazione su più livelli: il saldo delle riserve di ciascuna istituzione viene diviso in tre livelli, su cui verranno applicati tassi di -10pb, 0 e +10pb, rispettivamente. Il saldo attuale, sostenevano gli analisti ISP, resta remunerato a +10pb, mentre un tasso a 0 verrà applicato sulla somma definita dalla somma dovuta come riserva obbligatoria; somma detenuta per programmi specifici e una somma conteggiata su specifici rapporti fra i primi due ammontari. Il tasso di -10pb verrà applicato sui saldi in eccesso rispetto a quelli definiti come “basic” e “macro add-on”.

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