Lavoro giovani, come cambia la comunicazione rispetto ai genitori

I giovani, generazione dopo generazione, sono degli importanti promotori di cambiamento nella società: moda, musica, intrattenimento, relazioni, sono anno dopo anno evolute proprio grazie all’impulso delle generazioni più giovani, anche in contrapposizione alle abitudini delle generazioni precedenti, che magari vorrebbero resistere al cambiamento che i “figli” portano, perché sono a loro agio con gli usi del momento.

Lo stesso avviene in ambito lavorativo. I Millennial hanno inaugurato un nuovo modo di lavorare che ha trasformato la tradizionale posizione fissa in qualcosa di molto più adattabile e mobile, lasciando molti Baby Boomers – e persino alcuni GenX-ers – insicuri su come relazionarsi in ambito professionale.

Si pensi alla comunicazione: tutti usano la posta elettronica per comunicare sia per gli affari che per i propri rapporti personali. L’azione efficiente, senza carta e più veloce, che l’e-mail offre, è ben lontana dai promemoria che si usavano un tempo in ufficio, o ancora dalla posta ordinaria. Mentre l’e-mail è ancora la migliore forma di comunicazione per le imprese, tuttavia, sempre più giovani hanno introdotto come canale preferenziale messaggi di testo, messaggi di gruppo, chat di Facebook e altro ancora, per comunicare con i colleghi, considerato che si passa sempre più tempo online.

D’altronde, c’è poco di cui stupirsi: i Millennial sono utenti nativi di tutto ciò che è tecnologico, ed è quindi ovvio che il posto di lavoro si adatterà a loro e alle loro modalità di comunicazione. I Millennial non guardano alla tecnologia come un extra. Si aspettano di poterla utilizzare in tutti gli aspetti della loro vita, anche a casa o sul posto di lavoro.

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