Migliora il mercato del lavoro in Europa

Tra le migliori notizie macro del mese, ci sono sicuramente le gradevoli innovazioni che arrivano sul versante occupazionale europeo. Già all’inizio del mese, infatti, l’Eurostat aveva reso noto il tasso di disoccupazione nell’Eurozona relativo allo scorso mese di febbraio, ribadendo le buone prospettive che gli analisti avevano avanzato. In particolar modo, il dato conferma le aspettative di mercato al 9,5 per cento definendo così un miglioramento dello 0,1 per cento rispetto a quanto era stato rilevato in riferimento al precedente mese di gennaio.

La rilevazione relativa al mese di febbraio serve pertanto a tracciare un costante ma graduale ridimensionamento del numero dei disoccupati dopo il picco storico raggiunto ad aprile 2013 (12,1 per cento). L’indicatore segna inoltre il minimo per la serie dal maggio 2009. A livello nazionale, anche l’Istat registra un tasso di disoccupazione in discesa per il mese di febbraio all’11,5 per cento. Le aspettative erano di 11,9 per cento, così come il precedente, che è però stato contestualmente rivisto al ribasso a 11,8 per cento.

Ad ogni modo, attenzione a non ritenere il dato di cui sopra un punto di arrivo, o quanto meno di consolidamento, per il miglioramento del dato occupazione. Sebbene infatti sia sicuramente un elemento statistico migliorativo, il dato conferma una lenta e difficile dinamica di ripresa del mercato del lavoro domestico, con il tasso che si mantiene in prossimità dei livelli medi registrati dall’agosto 2015. Rimane peraltro più preoccupante il profilo della disoccupazione giovanile che in febbraio si attesta al 19,4 per cento per l’intera area euro mentre in Italia, pur registrando una flessione di quasi 2 punti percentuali, si mantiene sopra al 35 per cento, e pertanto ben al di sopra dei principali Paesi europei, che possono certamente vantare un approccio migliore sul versante.

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