I mercati finanziari sembrano essere timorosi come non mai su ciò che riserva loro il futuro. Ma quali sono le cause che stanno falcidiando ogni residuo barlume di fiducia da parte di investitori e stakeholders?
A rispondere a questa difficile domanda ci ha pensato Brad McMillan, responsabile degli investimenti di Commonwealth Financial Network, che ha formulato una serie di ipotesi che potrebbero aiutarci a spiegare quali sono le cause del caos oggi in essere sui mercati finanziari.
In primo luogo, è possibile che le turbolenze siano colpa del c.d. “fast money”: in altre parole, così come alla fine del 2015 – sulla scia dell’incremento dei tassi a breve – gli investitori avevano spostato denaro nelle banche convinte che queste ne avrebbero approfittato, lo stesso denaro è ora velocemente uscito.
Secondo alcuni altri analisti, però, la colpa delle difficoltà è dello yuan, con un numero crescente degli investitori convinti che la Cina non avrà altra scelto che svalutarlo, con ciò che ne conseguirà sul fronte del peggioramento dei problemi economici globali. Altri ancora ritengono che la colpa sia dei fondi sovrani: a causa delle difficoltà del petrolio, molti fondi stanno liquidando i titoli su cui avevano investiti, accelerando il selloff del mercato statunitense.
E se queste cause non vi soddisfano, c’è anche chi ritiene che ad andare in crisi saranno (nuovamente) gli Stati Uniti, che da trascinatori della ripresa economica potrebbero divenire trascinati al ribasso a causa della crisi dei mercati emergenti.
Infine, c’è chi sostiene che la colpa sia delle basse quotazioni delle materie prime, che a loro volta significherebbero che, a livello generale, al domanda globale è debole. Dunque, la crescita economica sarà molto lenta (o assente) con ciò che ne conseguirà, presumibilmente, anche sul fronte degli investimenti finanziari.
E voi che ne pensate? Quali sono le cause di questa crisi?
