Snam Rete Gas, come da attese, ha recentemente pubblicato i risultati con i quali afferma di aver mandato in archivio l’esercizio 2016, e che verranno poi presentati per l’approvazione. In merito, la società afferma di aver chiuso il 2016 con un utile netto rettificato pro forma, in grado – cioè – di reperire la separazione di Italgas come se fosse stata efficace dal 1 gennaio dello scorso anno, consentendo così di effettuare dei confronti con migliori perimetri, a quota 845 milioni di euro.
Tra gli altri risultati di maggiore interesse che ci limitiamo a ricordare in queste righe, sottolineiamo la formazione di EBIT che si è attestato a quota 1,98 miliardi di euro: il dato è risultato essere in contrazione del 3,4 per cento, a seguito dei minori ricavi regolati.
Ad ogni modo, Snam Rete Gas ha poi avuto modo di confermare per il 2016 la proposizione di una cedola di 0,21 euro per azione, come peraltro annunciata lo scorso anno in occasione della separazione societaria di Italgas avvenuta il 7 novembre.
Per quanto attiene infine i dati commerciali, è emerso che i ricavi nel 2016 sono stati pari a 2.560 milioni di euro, in calo del 2,6 per cento rispetto al 2015, mentre il gas immesso nella rete di trasporto è pari a 70,63 miliardi di metri cubi, in rialzo del 5 per cento.
La società ha inoltre presentato l’aggiornamento del proprio piano industriale relativo al periodo 2017-2021, in cui spiccano alcune revisioni che tuttavia non hanno totalmente sorpreso le attese da parte degli analisti. Vedremo dunque in che modo Snam Rete Gas riuscirà a destreggiarsi nei confronti dell’esercizio in corso, e se i risultati conseguiti andranno o meno a rispettare le linee guida tracciate, di graduale e sostenibile sviluppo di breve e di medio termine.
