Positiva crescita del commercio estero extra UE

I dati sul commercio estero coi Paesi extraUe a novembre hanno mostrato una crescita per entrambi i flussi, più marcata per le esportazioni (+3,4 per cento mese su mese) che per le importazioni (+1,4 per cento mese su mese). Di conseguenza il surplus commerciale in termini destagionalizzati è salito a 3,4 miliardi di euro dai 3 miliardi di euro di ottobre.

La crescita in entrambe le direzioni è dovuta soprattutto all’energia (+21,1 per cento su base mensile per l’export, +3,4 per cento mese su mese per l’import) e ai beni di consumo non durevoli (+3,6 per cento mese su mese per l’export, +1,3 per cento mese su mese per l’import), ma si registra anche un robusto incremento delle vendite di beni strumentali (+4,7 per cento mese su mese) nonché degli acquisti di beni intermedi (+1,9 per cento mese su mese).

Tra i Paesi che esibiscono una variazione a due cifre dell’export tornano gli Stati Uniti, che rimbalzano fortemente a +15,4 per cento, e si confermano i Paesi asiatici (Giappone +14,2 per cento, Cina +12,9 per cento). All’estremo opposto, rallentano i Paesi ASEAN (-0,5 per cento) mentre si riavvicina allo zero la Russia (-0,9 per cento). In lieve ma graduale miglioramento Mercosur e OPEC (rispettivamente +5,3 per cento e +4,5 per cento). Il dato è in linea con la nostra idea che il contributo alla crescita dal commercio coi Paesi extra-Ue stia gradualmente tornando in territorio positivo.

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