Cos’è il costo del capitale

Il costo del capitale è un elemento integrante della decisione di investimento, in quanto viene utilizzato per misurare il valore della proposta di impiego fornita dall’impresa. È utilizzato come tasso di sconto per determinare il valore attuale dei flussi finanziari futuri associati ai progetti di capitale ed è spesso identificato anche come tasso limite, tasso obiettivo e tasso di rendimento richiesto. Quando le imprese utilizzano fonti di finanziamento diverse, il gestore finanziario dell’azienda non potrà far altro che assumere delle decisioni piuttosto attente per quanto riguarda il costo del capitale, perché è strettamente legato al valore dell’impresa e alla capacità di guadagno dell’impresa.

Detto ciò, possiamo definire il costo del capitale come il tasso di rendimento che un’impresa deve ottenere sui suoi investimenti di progetto per mantenere il suo valore di mercato e per poter attirare nuovi fondi che potrebbero supportare la propria ulteriore strada di crescita.

Il costo del capitale è dunque il tasso di rendimento richiesto sui suoi investimenti, che appartiene al capitale proprio, al debito e agli utili non distribuiti. Se un’impresa non riesce a guadagnare il rendimento al tasso di rendimento atteso, il valore di mercato delle azioni diminuirà e si tradurrà nella riduzione della ricchezza complessiva degli azionisti.

Molte sono, comunque, le diverse autorevoli definizioni che vengono comunemente usate per comprendere il significato e il concetto di costo del capitale. Secondo la definizione di John J. Hampton, per esempio, il costo del capitale è il tasso di rendimento dell’impresa richiesto dall’investimento per aumentare il valore dell’impresa sul mercato. Secondo la definizione di Solomon Ezra, invece, il costo del capitale è il tasso minimo richiesto di guadagno o il tasso di cut-off delle spese in conto capitale.

Ancora, secondo la definizione di James C. Van Horne, il costo del capitale è un tasso di cut-off per l’allocazione del capitale all’investimento dei progetti. È, insomma, il tasso di rendimento di un progetto che lascerà invariato il prezzo di mercato delle azioni. Secondo la definizione di William e Donaldson, il costo del capitale può essere definito come il tasso che deve essere guadagnato sui proventi netti per fornire gli elementi di costo dell’onere al momento in cui sono dovuti.

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