Ftse Italia Star, investire nelle piccole (a volte) conviene

A volte investire nelle piccole conviene. L’indice Ftse Italia Star, ovvero il paniere dei titoli delle società di media e piccola capitalizzazione rappresentativi di alcune delle maggiori eccellenze qualitative italiane, ha nel passato recente sempre battuto l’indice Ftse Mib, che invece rappresenta il paniere di riferimento delle società a maggiore capitalizzazione. Grandi contro piccole, dunque, con le seconde che spesso hanno riservato agli investitori maggiori soddisfazioni delle prime.

Una dimostrazione di ciò si può avere osservando l’ultimo report prodotto da Corriere Economia, che mette a confronto l’andamento dei due indici nei 12 mesi successivi ai grandi ribassi: in occasione del fallimento di Lehman Brothers del 2008, dopo la crisi del debito sovrano nel 2011 e dopo le tensioni sui tassi Usa del 2014.

Ebbene, in tutti e tre i casi, le piccole del Ftse Italia Star hanno perso mediamente un pò meno delle grandi. E non solo: l’anno successivo alla crisi, quello del rimbalzo, ha prodotto la dimostrazione di un’agilità molto più marcata, salendo del 29% contro il 17% dopo il crac del 2008 e del 46% rispetto al 21% delle big se si considera l’ultima grande rimonta, quella avvenuta dall’ottobre del 2014 all’autunno scorso.

Naturalmente, il passato può non essere replicato e, pertanto, anche questa volta non ci sono certezze che sarà così. Per il momento, però, si può osservare come tra la fine di novembre 2015 e il 20 gennaio 2016 l’Ftse Mib ha perso oltre 20 punti percentuali, mentre lo Star è andato in rosso solo del 13%.

Dunque, una migliore tenuta, peraltro confermata dal fatto che i due fondi azionari Italia specializzati sulle piccole e medie, Eurizon azioni Pmi Italia e Fondersel Pmi, hanno registrato prestazioni superiori a quelle del Ftse Mib negli stessi frangenti…

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